

I mille volti della birra artigianale accenderanno i riflettori sulle molteplici espressioni di un settore in effervescente espansione, tra pura e semplice gratificazione del palato, festosa socializzazione e approfondimento culturale.
BeeRiver nella versione classica, con 8 birrifici artigianali, food truck, musica blues, degustazioni guidate. L’evento si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza, con ingresso contingentato, mascherine, misurazione della temperatura, sanificazione.
Venerdì 9 ottobre h 19.00 – 1.30
Sabato 10 ottobre h 17.00 – 1.30
Domenica 11 ottobre h 11.00 – 23.00
Per favorire un ingresso ordinato è gradita la prenotazione. Senza prenotazione sarà possibile entrare compatibilmente con il limite di capienza determinato dalle norme di sicurezza.
Venerdì 9 ottobre h 19.30
Birra e pesce
Sabato 10 ottobre h 19.30
Birra e formaggi
con la partecipazione di Marco Franchini
Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi
Domenica 11 ottobre h 19.30
Birra e cioccolato
con la partecipazione dello chef pâtissier olandese Paul De Bondt.
Ogni degustazione prevede l’assaggio di tre birre artigianali.
Programma a cura di Simone Cantoni
Numero partecipanti: 30
Quota: 8 Euro calice compreso
Le degustazioni avverranno nei calici personalizzati BeeRiver dietro presentazione dei gettoni in vendita all’ingresso della Leopolda. Per ogni degustazione è necessario un gettone.
Calice BeeRiver 5 Euro
Gettone per le degustazioni 2,5 Euro
Pacchetto con calice e tre gettoni 11 Euro
Fogliano Redipuglia – Gorizia
Pesaro
Siena
Dosso – Ferrara
Pisa
Calci – Pisa
Ortisei – Bolzano
Mediceo
Angolo dei sidri
Specialità toscane – VEG
Pisa
Japanese curry, soft drink nipponici, sake – VEG
Lucca
Tigelle e gnocco fritto
Bologna
Non solo pane
Cucina tipica toscana – VEG
Castelfiorentino – Firenze
Patate farcite e specialità toscane – VEG
Livorno
Thai rolled ice cream, crepes, pancakes & C.
VEG: piatti vegetariani e/o vegani
I visitatori che desiderano ascoltare buona musica e cenare in compagnia senza acquistare i gettoni per le degustazioni possono partecipare liberamente.
L’organizzazione si riserva la facoltà di sospendere la somministrazione di bevande ai visitatori che dovessero mostrare segni malessere.
Borgorose – Rieti
Montemurlo – Prato
Castellalto – Teramo
Zero Branco – Treviso
Cassano delle Murge – Bari
Massa Lubrense – Napoli
J63 Birrificio Agricolo Toscano
Tenuta Torre a Cenaia – Crespina – Pisa
Pisa
Piccolo Birrificio Clandestino
Livorno
Lucca
Arcevia – Ancona
Pietrasanta – Lucca
Pisa
Pisa
Piazza al Serchio – Lucca
Caccamo di Serrapetrona – Macerata
Notaresco – Teramo
Crespina – Pisa
Piccolo Birrificio Indipendente Decimoprimo
Trinitapoli – Barletta Andria Trani
Sant’Agostino – Ferrara
Montemurlo – Prato
Urbisaglia – Macerata
Angers – Francia
Alessandria
Latina
Bassano Romano – Viterbo
Roma
Pisa
Piccolo Birrificio Clandestino
Livorno
Siracusa
Zero Branco – Treviso
Forni di Sopra – Udine
J63 Birrificio Agricolo Toscano
Tenuta Torre a Cenaia – Crespina – Pisa
Crognaleto – Teramo
Pontenuovo di Torgiano – Perugia
Pisa
Cadelbosco di Sopra – Reggio Emilia
Brisighellla – Ravenna
Sour Corner
Pisa
Triggianello – Bari
Arcidosso – Grosseto
Alessandria
Sassello – Savona
Pietrasanta – Lucca
San Martino Buon Albergo – Verona
Caronno Pertusella – Varese
Pisa
Sassari
Piccolo Birrificio Clandestino
Livorno
Graglia – Biella
San Giustino – Perugia
Lemignano – Parma
Lucca
Pienza – Siena
J63 Birrificio Agricolo Toscano
Cenaia – Pisa
Pisa
Sour Corner – Pisa
Piccolo Opificio Brassicolo del Carrobiolo
Monza
Formello – Roma
Giaveno – Torino
Terni
Affi – Verona
Sirone – Lecco
Rodengo-Saiano – Brescia
Camaiore – Lucca
Codogno – Lodi
Pianoro – Bologna
Pisa
Piccolo Birrificio Clandestino
Livorno
Pontremoli – Massa Carrara
Massa – Massa Carrara
Lemignano di Collecchio – Parma
Montemurlo – Prato
Siena
Birrificio Lupus in Luna
Luni – La Spezia
Birrificio La Taverna del Vara
Torza – La Spezia
Radda in Chianti – Siena
Pisa
La Spezia
Savignone – Genova
Assisi – Perugia
Poggibonsi – Siena
Curno – Bergamo
Predosa – Alessandria
Pietrasanta – Lucca
San Pellegrino Terme – Bergamo
Isola Vicentina – Vicenza
Pisa
J63 – Birrificio Agricolo Toscano
Crespina Lorenzana – Pisa
Pisa
San Lazzaro di Savena – Bologna
Montecatini Terme – Pistoia
Montemurlo – Prato
Cadelbosco di Sopra – Reggio Emilia
Fano – Pesaro Urbino
Radda in Chianti – Siena
Trebaseleghe – Padova
Calci – Pisa
Ortisei – Bolzano
Piccolo Birrificio Clandestino
Livorno
Montecarlo – Lucca
h 22.00 – 24.00
Lovesick Duo in concerto
h 22.00 – 24.00
Bad Blues Quartet in concerto
h 20.00 – 22.00
Soul Vibe in concerto
La definizione di artigianale può essere collegata alla filosofia del brassare: al termine del ciclo produttivo la birra si trova di fronte a un bivio, che stabilisce uno spartiacque concettuale e materiale. Approfondiamo questo passaggio.
Punto primo: la birra può essere resa più o meno limpida attraverso l’asportazione dei lieviti in sospensione nella massa liquida.
Punto secondo, ancora più importante: la birra può essere pastorizzata attraverso un trattamento termico a temperature elevate teso a debellare eventuali microrganismi superstiti che potrebbero compromettere la stabilità del prodotto.
Questi trattamenti, utilizzati per assicurare al prodotto finito una maggiore durata, determinano due effetti collaterali: da un lato rendono inerti i lieviti risparmiati dalla filtrazione impedendo qualsiasi possibilità di rifermentazione, dall’altro impoveriscono il corredo sensoriale, a cui sottraggono percentuali pregiate della dotazione iniziale. Ecco, se il comparto industriale sceglie la convenienza pratica attraverso la pastorizzazione e la filtrazione profonda, il movimento artigianale si muove in direzione opposta, propendendo per la maggior fragranza gustolfattiva e lasciando la birra non filtrata e, soprattutto, non pastorizzata (cruda). Coerentemente con tali premesse, i birrifici artigianali non utilizzano conservanti né additivi chimici, impiegando ingredienti selezionati e di prima scelta.
La tenacia e la capacità tecnica dei protagonisti del movimento microbrassicolo italiano hanno giocato un ruolo importante: se nel biennio 2005 – 2006 in Italia si censivano cinque o sei marchi, la crescita che ha portato il contatore a superare oggi quota mille è dovuta alle qualità dei birrificatori italiani. L’altra faccia della medaglia è aver trovato nel pubblico un terreno fertile per diffondere prodotti più costosi, ma incomparabilmente più gratificanti dal punto di vista sensoriale rispetto a quelli dei competitor industriali.
Quello della birra artigianale è un fenomeno di proporzioni globali: l’impulso primigenio, il big bang, è giunto dagli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Settanta. In Italia quell’onda lunga ha trovato una cassa di amplificazione estremamente vigorosa, determinando lo sviluppo di un movimento nazionale di assoluto spicco, specialmente rispetto alle aree del continente non caratterizzate da una tradizione brassicola radicata e di pregio. Da un punto di vista normativo la definizione di birra artigianale in Italia è regolato dalla Legge approvata dal Parlamento Italiano il 6 luglio 2016.
Con circa cento marchi, tra birrifici dotati di un proprio impianto e beer firm (marchi sprovvisti di strutture produttive che si appoggiano a microbirrifici di cui diventano clienti), la Toscana si colloca al terzo posto di un’ideale graduatoria nazionale delle regioni con maggior numero di unità aziendali alla pari con Veneto ed Emilia-Romagna e alle spalle di Lombardia e Piemonte. Quanto al profilo qualitativo, il tessuto microbirrario del Granducato presenta un livello in graduale, ma costante, movimento.
Ogni edizione presenta un nucleo valido di soli birrifici, che possa offrire uno spaccato sulla realtà toscana e aprire interessanti finestre sulle altre regioni italiane.
Il rapporto che unisce birra artigianale e tradizioni gastronomiche italiane si caratterizza per numerose potenzialità inespresse che meritano di essere sviluppate. BeeRiver intende approfondire le opportunità di abbinamento tra la pinta e le grandi specialità (formaggi, salumi, carni, pesce, panificazioni e così via) attraverso il coinvolgimento di alcune aziende agricole che propongono cibo di qualità.
La Stazione Leopolda si trova a Pisa in Piazza Guerrazzi, a pochi minuti dalla Stazione Ferroviaria, dall’Aeroporto Galileo Galilei e dalle uscite (Pisa Centro) della Superstrada FI-PI-LI e delle Autostrade A 12 (Genova – Livorno) e A 11 (Firenze – Mare).
Per raggiungere la Leopolda in auto è possibile prendere la Superstrada FI-PI-LI, uscire a Pisa Centro e seguire le indicazioni per il centro città. Una volta superato il ponte sulla ferrovia, girare a sinistra e poi subito a destra in Via Fratti fino a Piazza Guerrazzi.
Per posteggiare agevolmente la macchina è possibile utilizzare i nuovi parcheggi Pisamover e raggiungere la Leopolda dopo un breve tragitto a piedi. Al parcheggio Aurelia si accede dall’uscita Pisa Ovest – Darsena Pisana della superstrada FI-PI-LI (l’ingresso è collocato in corrispondenza della rotatoria sulla Strada Aurelia verso Pisa).
Tariffe giornaliere a partire da 2,50 Euro
BeeRiver è un evento promosso dall’Associazione Casa della Città Leopolda.
Coordinamento progettuale
Martino Alderigi
Segreteria organizzativa
Stella Baldi
Servizi organizzativi
Ingrid Janeth Pérez M.
Rudy Rocca
Adrian Seferi
Comitato Scientifico
Simone Cantoni
Matteo Ferrigno
Daniele Maccheroni
Progetto grafico
Federico Del Vecchio
Progetto fotografico
Laura Fava
Ufficio di Presidenza
Martino Alderigi
Barbara Cappelletti
Valerio Capuzzi
Federica Martiny
Beniamino Masi
Paolo Pasqualetti
Dario Tuccinardi
Venerdì 9 ottobre h 19.00 – 1.30
Sabato 10 ottobre h 17.00 – 1.30
Domenica 11 ottobre h 11.00 – 23.00
Calice BeeRiver 5 Euro
Gettone per le degustazioni 2,50 Euro
Pacchetto con calice e tre gettoni 11 Euro